Anche quest’anno l’Università di St. Andrews, in Scozia, ha elaborato il suo indice globale di “potenza di fuoco”, il Gpf (Global Fire Power), che prende in considerazione aspetti militari convenzionali, e non nucleari, relativi a 106 paesi.
I paesi in cima alla lista e che dispongono di maggiore potere militare sono: Stati Uniti, Russia, Cina, India, Regno Unito, Francia, Germania, Turchia, Corea del Sud e Giappone.
Il Gpf contempla aspetti come manodopera (totale o idonea al servizio), armi dell’esercito di terra (carri armati, artiglieria, veicoli blindati), forza aerea (aerei, elicotteri, aeroporti), potenziale navale (navi, portaerei, cacciatorpediniere), risorse naturali (produzione di petrolio e riserve minerarie), logistica (infrastrutture, porti, strade e ferrovie), finanze (bilancio annuale della difesa, debito pubblico e riserve in valuta estera e oro), geografia (superficie, lunghezza della costa). * Luca Pistone – Adnkronos/