Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) consiglia molta prudenza a chi è in viaggio in Kenya, dove ci sono tensioni con sfondi politici e sociali in diverse zone. Il pericolo di attentati terroristici sussiste in tutto il paese, ma soprattutto a Nairobi e lungo la costa, a sud, nella regione di Mombasa, scrive il DFAE. Inoltre nella zona di frontiera con la Somalia, ad est, c’è un alto rischio di sequestri.
Si consiglia quindi di essere prudenti, specialmente nei luoghi pubblici (mercati, stazioni dei bus, chiese) e in altri posti visitati da stranieri come i centri commerciali o rappresentanze diplomatiche e uffici del governo. Il DFAE raccomanda anche di evitare dimostrazioni di qualsiasi tipo e di seguire le istruzioni delle autorità e dalle guide turistiche locali.
Siccità, cattivi raccolti e conflitti sui diritti di pascolo sono all’origine di una penuria di derrate alimentari nelle regioni rurali e sono la causa di sporadici conflitti violenti a livello locale tra diversi gruppi della popolazione, ricorda il Dipartimento degli esteri.
Si sconsigliano anche i viaggi nel nordest nonché i soggiorni nelle tratte costiere meridionali tra la frontiera somala e l’arcipelago di Lamù (escluso l’isola di Paté), inclusi i parchi nazionali di Dodori e Boni. A causa dei conflitti tribali è invece da evitare la regione dei Pokot, compreso il monte Elgon, alla frontiera occidentale con l’Uganda. – Swissinfo