Lo ha riferito il ministero della Salute egiziana, precisando che 134 feriti sono già stati dimessi dall’ospedale. Oggi l’annuncio della composizione del nuovo governo.
E’ di sette morti e 261 feriti il bilancio degli scontri tra sostenitori del presidente Mohamed Morsi e forze dell’ordine scoppiati ieri sera al Cairo e andati avanti fino all’alba. Lo ha riferito il ministero della Salute egiziana, precisando che 134 feriti sono già stati dimessi dall’ospedale.
Gli scontri hanno avuto luogo a piazza Ramses, vicino al ponte ‘6 ottobre’ e nei pressi di piazza al-Nahda, vicino all’Università del Cairo. Secondo il sito web del quotidiano ‘Ahram’, le forze di sicurezza sono intervenute sparando lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Negli scontri sono rimasti feriti almeno due agenti di polizia.
Manifestazioni anche davanti al consolato Usa ad Alessandria. “La nostra protesta davanti al consolato Usa è rivolta contro i veri leader del colpo di Stato”, ha affermato Anas El-Qadi, portavoce della Fratellanza ad Alessandria.
Le proteste si sono svolte all’indomani dell’arrivo al Cairo del vicesegretario di Stato Usa, William Burns, che ha incontrato i leader del nuovo governo ad interim. Ieri Burns ha indicato nella fine delle violenze e nell’avvio di un dialogo tra le varie forze politiche che porti al superamento della fase di transizione le “priorità” del nuovo governo egiziano. Burns, primo esponente del governo Usa a recarsi in Egitto dal 3 luglio, giorno della destituzione di Morsi, ha quindi sottolineato che Washington non tentera’ di imporre un modello di transizione all’Egitto, ne’ appoggia specifici partiti o politici.
Intanto l’Egitto attende per oggi, al massimo domani, l’annuncio della composizione del suo futuro governo. Per il quotidiano ‘al-Masry al-Youm’, che cita “fonti informate”, l’attuale capo delle forze armate egiziane, il generale Abdel-Fattah al-Sisi, potrebbe essere nominato vicepremier, mantenendo anche la carica di ministro della Difesa. Nella squadra di governo guidata dal premier designato, Hazem al-Beblawi, dovrebbe entrare a far parte, secondo quanto si legge sul sito web del quotidiano ‘Ahram’, anche l’economista Ahmed Galal.
Secondo il giornale, Galal avrebbe accettato l’incarico e dirigerà il ministero delle Finanze. Ricercatore per 18 anni alla Banca Mondiale, l’economista dal 2007 è presidente dell’Economic Research Forum, un importante istituto di ricerca con sede al Cairo. – Adnkronoa/Aki/Ign