16/07/13 – Guinea – N’zerekore, ondata di violenza tra comunità rivali

di AFRICA

Almeno tre persone, forse cinque, sono rimaste uccise negli scontri tra due comunità alle porte di N’Zérékoré, nella Regione forestale, nel sud-est del paese, mentre i feriti sono decine: sono questi gli ultimi bilanci diffusi da fonti di stampa della Guinea in merito alle violenze cominciate nella notte tra domenica e lunedì nel villaggio di Koulé.

All’origine dei disordini, dilagati nelle ultime ore anche al capoluogo N’Zérékoré, c’è stata la morte di un giovane ladro in seguito alle ferite riportate durante un attacco notturno a una stazione di benzina. Dalla ricostruzione dei fatti riferita dalla stampa locale, emerge che l’etnia alla quale apparteneva il giovane, quella dei Konianké, ha attaccato per rappresaglia beni e persone della comunità autoctona dei Guerzé – maggioritaria nella zona –. “La gente è scatenata, va in giro armata di bastoni, coltelli ma anche di fucili, machete e taniche di benzina. Oltre alle vittime e ai feriti decine di abitazioni e negozi sono stati saccheggiati e incendiati a Koulé, Zogota e N’zérékoré” hanno raccontato testimoni al sito d’informazione Africa Guinée. Nelle violenze è rimasto ferito anche il patriarca Molou Holamou Azaly Zogbélémou, massimo rappresentante dei capi tradizionali della Regione forestale.

Finora non sarebbe bastato l’intervento di poliziotti e gendarmi per riportare l’ordine nel capoluogo regionale, mentre a Koulé vige una calma precaria. Secondo la popolazione locale, “il numero di agenti dispiegati è insufficiente” e, oltretutto, questi “non sono abbastanza equipaggiati”. Il governatore e il prefetto hanno avviato una mediazione tra le due comunità mentre una delegazione governativa è arrivata da Conakry, la capitale, situata a 570 chilometri di distanza.

Fonti locali della società civile, tra cui l’Alleanza delle organizzazioni della società civile della Guinea Forestale, hanno denunciato “il modo errato in cui i fatti sono stati presentati, una circostanza che ha contribuito al dilagare delle violenze (…)”. “Invece di parlare di un ladro bloccato da un custode – ha detto il coordinatore Mathieu Manamou – si è detto di una comunità contro un’altra” .

Storicamente l’instabile regione sud-orientale, al confine con la Liberia, la Sierra Leone e la Costa d’Avorio, è stata teatro di ondate di violenze intercomunitarie. A scontrarsi per motivi economici o di convivenza quotidiana sono sempre stati i locali Guerzé, per lo più cristiani o animisti, e i Konianké, musulmani e strettamente legati alla comunità liberiana dei Mandingo. Il riaccendersi delle violenze a N’Zérékoré, seconda più grande città del paese, si verifica mentre la Guinea si sta preparando ad un cruciale appuntamento elettorale. Dopo anni di rinvii e braccio di ferro politico tra la maggioranza del presidente Alpha Condé e l’opposizione, un voto legislativo è in agenda per il 24 settembre. – Misna

 

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