“Ho condiviso questa foto su Facebook con una amica, non egiziana, con la quale stavo scambiando opinioni sui diritti sociali in Egitto, e ora mi domando perché questa foto, che a me e’ piaciuta moltissimo, abbia potuto creare tutta questa polemica”. Ha il tono quasi seccato Ahmed el Gohary, 38 anni, attivista egiziano che lavora per una delle principali ong del Paese, il centro del Cairo per i diritti umani, quando parla all’ANSA del dibattito che ha scatenato su Facebook e della notorieta’ che gli e’ valsa quella foto di un ragazzo e una ragazza, velata, che si baciano per strada sullo sfondo di alcuni graffiti e della quale non conosce nemmeno l’autore. “Perfino i miei amici si sono dimenticati di tutti i problemi del paese e si sono fermati a questa foto che mostra un semplice bacio”, dice. “Non vogliono capire che e’ una liberta’ personale quella che stanno violando. Anche se la ragazza e’ velata ha tutto il diritto di esprimere i suoi sentimenti nella maniera che piu’ le piace”, dice Ahmed, denunciando gli “insulti” che sono stati postati sulla sua pagina Facebook. “Devi eliminare questa foto perché sei un musulmano e devi essere disciplinato”, “Congratulazioni, hai perduto tutto il tuo senso di uomo vero, geloso della propria religione”, “Non voglio essere tuo amico finche’ ci sara’ questa foto sulla tua pagina Facebook”, sono alcuni dei commenti piu’ duri anche se la foto ha incassato pure un’ottantina di ‘mi piace’. ”Perfino la mia liberta’ personale di postare una foto che a me piace molto e’ stata violata da insulti e critiche di tutti i generi”, osserva l’attivista che in queste reazioni non vede nulla di buono anche per il clima generale del paese. “Sfortunatamente, mi spiace che dopo una rivoluzione importante come la nostra, la gente, e persone anche colte, abbiano ancora questa mentalita’: i baci in strada sono da incriminare, ma quando i giovani muoiono nelle stesse strade nessuno reagisce…”. “Le liberta’ individuali sono completamente violate sia dagli islamici che non smettono di frugare nei nostri sentimenti, sia da chi ci governa ora, con le leggi speciali che non difendono altro che il potere”. “Io sono pessimista sia sul rispetto dei diritti umani sia sull’uscita dalla crisi attuale, nella quale il paese sprofonda ogni giorno di piu'”, sottolinea. “E’ una grande sconfitta quella che l’Egitto sta vivendo e nessuno sa come ne usciremo”. * Danila Clegg – (ANSAmed).