Oltre duemila morti, un malato su due, in appena sei mesi a causa dell’ebola. Ora non sembra più improbabile all’Oms che si arrivi a 20mila contagi. Per questo occorre un miliardo di dollari.
Le previsioni meno ottimiste riguardano la Liberia, dove serviranno alcuni mesi prima che il Paese possa disporre di nuovi centri per curare la malattia. L’Oms vuole invertire la tendenza entro tre mesi, per questo chiede una somma dieci volte più elevata rispetto al mese scorso.
Bruce Aylward, vicedirettore generale Oms: “La crisi sanitaria cui dobbiamo far fronte è incomparabile nei tempi moderni. I casi di ebola possono essere limitati a decine di migliaia, ma ciò richiede una risposta molto più rapida”.
Il virus ebola ha avuto anche ripercussioni sull’economia: in Sierra Leone, dove il settore turistico era cresciuto dalla fine della guerra civile, le spiagge sono deserte, molte imprese locali sono state costrette a licenziare personale. Chi continua a lavorare vede dimezzarsi lo stipendio.
Il governo ha deciso di imporre da venerdì tre giorni di quarantena. Ma medici senza frontiere avverte: è inutile, spingerà la popolazione a nascondere i casi. – Euronews