16/09/2014 – Nigeria – Fuga da Boko Haram, migliaia accolti nella cattedrale

di AFRICA

 

Sono 3700, perlopiù donne e bambini, cristiani o musulmani. Costretti a lasciare case e villaggi dall’avanzata di Boko Haram e accolti ora nei terreni e all’interno della cattedrale di Yola, capitale dello Stato nord-orientale di Adamawa dove ogni giorno continuano ad arrivare sfollati.

Dell’odissea di queste famiglie racconta alla MISNA il direttore di Caritas Nigeria, padre Evaristus Bassey. “In città – dice – c’è una vera e propria emergenza umanitaria: molti sfollati dormono in strada e gli approvvigionamenti alimentari non sono sufficienti”. Il vescovo di Yola, monsignor Stephen Dami Mamza, ha dovuto lasciare i lavori della sessione plenaria della Conferenza episcopale per tornare con urgenza nella diocesi. Lo ha fatto forte dell’impegno della Chiesa nigeriana a stanziare sette milioni di naira, circa 50.000 dollari. “E’ un contributo importante – sottolinea padre Evaristus – ma le necessità sono sempre di più, non solo nella diocesi di Yola ma anche in quella confinante di Maiduguri”.

Il riferimento è alla regione dove la presenza di Boko Haram è tradizionalmente più forte e dove nelle ultime settimane l’avanzata degli islamisti è stata più rapida. La capitale statale Maiduguri resta presidiata dall’esercito ma parte delle zone circostanti sono ormai sotto il controllo di Boko Haram. “Sul piano umanitario – sottolinea il direttore di Caritas – uno dei problemi è l’impossibilità di inviare in città cibo, farmaci e altri prodotti di prima necessità a causa del rischio di agguati; di recente gli islamisti hanno intercettato e dato alle fiamme una colonna di camion che trasportava aiuti”.

Sulla base delle informazioni disponibili, spesso difficili da verificare, Boko Haram controlla un territorio esteso da nord a sud per oltre 150 chilometri, da Bama a Michika, a cavallo degli Stati di Borno e Adamawa. Secondo l’Ufficio dell’Onu per l’assistenza umanitaria (Ocha), nel nord-est della Nigeria già all’inizio di agosto l’avanzata degli islamisti aveva costretto a lasciare le proprie case circa 650.000 persone. – Misna

 

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