È cominciata con una serie di colloqui a Rabat una nuova tornata negoziale dell’inviato Onu per il Sahara occidentale Cristopher Ross. Il diplomatico americano ha incontrato responsabili marocchini, tra cui i ministri degli Esteri e degli Interni Salaheddine Mezouar et Mohamed Hassad,
Nei prossimi giorni Ross si recherà in Algeria, a Tandouf dove si trovano i campi profughi sahrawi e a El Ayoune, principale città del SArahara Occidentale, dove incontrerà rappresentanti politici ed esponenti della società civile.
Si tratta della prima visita del diplomatico nella regione, dal rinnovo del mandato della missione Onu, Minurso: la decisione era stata preceduta da settimane di polemiche e tensioni in seguito al progetto – poi ritirato – degli Stati Uniti, che prevedeva di ampliare alla protezione e monitoraggio dei diritti umani, il mandato dei caschi blu dispiegati sul territorio.
Rabat era riuscita a far saltare l’iniziativa ma non ad ottenere la sostituzione di Ross – accusato di “parzialità” – come inviato speciale del Segretario Generale Onu per la questione del Sahara Occidentale.
I negoziati per una soluzione diplomatica del conflitto nella regione – ex colonia spagnola occupata militarmente dal Marocco nel 1975 – sono allo stallo: le autorità marocchine sono disposte a concedere alle popolazioni del territorio – ricco di fosfati – un’ampia autonomia regionale, mentre il Fronte Polisario, (Frente Popular de Liberación de Saguía el Hamra y Río de Oro) sostenuto dall’Algeria, che chiede in ottemperanza delle risoluzioni Onu lo svolgimento di un referendum per l’autodeterminazione. – Misna
