Filipe Nyussi, Afonso Dhlakama o Daviz Simango: è tra questi tre nomi che i mozambicani sono stati chiamati a scegliere ieri il prossimo presidente della repubblica, il quarto dopo Samora Machel, Joaquim Alberto Chissano e Armando Guebuza. Favorito d’obbligo è Nyussi, 55 anni, attuale ministro della Difesa, indicato come ‘delfino’ dello stesso Guebuza, che continuerà a guidare il Frente de Libertaçao de Mozambique (Frelimo), al potere fin dall’indipendenza.
Difficile che il candidato governativo – la cui parola d’ordine è proseguire il lavoro di Guebuza, all’insegna dello slogan del Frelimo, “la lotta continua” – migliori il 75% raggiunto dal suo predecessore nel 2009. L’opposizione ha dato battaglia nella campagna elettorale, più di quanto avesse fatto cinque anni fa e Nyussi – preferito per la nomination a candidati più blasonati come il premier Alberto Vaquinha e il ministro dell’agricoltura José Pacheco – era relativamente poco conosciuto dai cittadini prima della sua designazione.
Ben noto è invece il volto di Dhlakama, che si presenta per la quinta volta sotto le insegne della Resistencia Nacional Moçambicana (Renamo), il movimento ribelle da lui guidato durante la lunga guerra civile terminata nel 1992. Dato politicamente per finito dopo il 2009, quando raccolse circa il 19% dei voti, si è impegnato in una campagna elettorale iniziata tardi ma serratissima, dopo aver concluso un cessate il fuoco con il governo, ad agosto. L’oratoria trascinante del 61enne ex ribelle ha contribuito a riempire le piazze, così come il ‘mito’ del guerrigliero, che ha incuriosito, a sorpresa, molti giovani.
Oppositore di Dhlakama almeno quanto di Nyussi è però il 50enne Simango, sindaco di Beira, seconda città del Paese: fuoriuscito dalla Renamo, ha fondato nel 2009 il Movimento Democratico de Moçambique. “Basta con la paura” è stato uno dei suoi slogan elettorali, che significa anche basta col dualismo Frelimo-Renamo, trasportato dalla guerra civile nell’arena politica. Alle scorse elezioni ha sfiorato l’8,6%, molto più del suo partito, un 3,9% viziato dall’impedimento a presentarsi in molte circoscrizioni. * Davide Maggiore – Atlasweb
16/10/14 – Mozambico – Nyussi superfavorito
Filipe Nyussi, Afonso Dhlakama o Daviz Simango: è tra questi tre nomi che i mozambicani sono stati chiamati a scegliere ieri il prossimo presidente della repubblica, il quarto dopo Samora Machel, Joaquim Alberto Chissano e Armando Guebuza. Favorito d’obbligo è Nyussi, 55 anni, attuale ministro della Difesa, indicato come ‘delfino’ dello stesso Guebuza, che continuerà a guidare il Frente de Libertaçao de Mozambique (Frelimo), al potere fin dall’indipendenza.
Difficile che il candidato governativo – la cui parola d’ordine è proseguire il lavoro di Guebuza, all’insegna dello slogan del Frelimo, “la lotta continua” – migliori il 75% raggiunto dal suo predecessore nel 2009. L’opposizione ha dato battaglia nella campagna elettorale, più di quanto avesse fatto cinque anni fa e Nyussi – preferito per la nomination a candidati più blasonati come il premier Alberto Vaquinha e il ministro dell’agricoltura José Pacheco – era relativamente poco conosciuto dai cittadini prima della sua designazione.
Ben noto è invece il volto di Dhlakama, che si presenta per la quinta volta sotto le insegne della Resistencia Nacional Moçambicana (Renamo), il movimento ribelle da lui guidato durante la lunga guerra civile terminata nel 1992. Dato politicamente per finito dopo il 2009, quando raccolse circa il 19% dei voti, si è impegnato in una campagna elettorale iniziata tardi ma serratissima, dopo aver concluso un cessate il fuoco con il governo, ad agosto. L’oratoria trascinante del 61enne ex ribelle ha contribuito a riempire le piazze, così come il ‘mito’ del guerrigliero, che ha incuriosito, a sorpresa, molti giovani.
Oppositore di Dhlakama almeno quanto di Nyussi è però il 50enne Simango, sindaco di Beira, seconda città del Paese: fuoriuscito dalla Renamo, ha fondato nel 2009 il Movimento Democratico de Moçambique. “Basta con la paura” è stato uno dei suoi slogan elettorali, che significa anche basta col dualismo Frelimo-Renamo, trasportato dalla guerra civile nell’arena politica. Alle scorse elezioni ha sfiorato l’8,6%, molto più del suo partito, un 3,9% viziato dall’impedimento a presentarsi in molte circoscrizioni. * Davide Maggiore – Atlasweb
Mozambico: una sfida a tre per la presidenza, ma Nyussi è superfavorito