Il presidente della Guinea-Bissau Umaro Sissoco Embalo ha licenziato cinque ministri del governo, compresi i ministri della Difesa e dell’Interno, attraverso un decreto emesso domenica. Il presidente non ha specificato il motivo del licenziamento dei ministri, tutti membri del partito MADEM-15 di Embalo o di altre formazioni comunque vicine al presidente. «È una strategia per ottenere la maggioranza in parlamento», scrive il sito web pro PAIGC Ditadura de Consenso in un’analisi pubblicata a seguito dell’emissione del decreto.
La mossa accresce l’incertezza politica nella piccola nazione dell’Africa occidentale, dove la vittoria elettorale dichiarata da Embalo dopo il voto di dicembre è stata contestata dal secondo classificato Domingos Simoes Pereira e dal suo potente partito PAIGC. La nebulosa situazione post-elettorale ha deluso chi sperava che il voto avrebbe posto fine ad anni di caos istituzionale. Ben sette primi ministri si sono alternati in cinque anni nel Paese.