I militari si prendono quel che resta dell’Egitto. Dopo la vittoria nel referendum costituzionale che dà più poteri all’esercito e cancella ogni forma di ispirazione islamista, le forze di sicurezza hanno assaltato l’Università del Cairo, ultima sacca di resistenza dei Fratelli musulmani.
Decine gli arresti e gli studenti che sostengono il deposto Presidente Mohammed Morsi parlano di almeno un morto e decine di feriti. Ma nel Paese, ancora diviso, i Fratelli musulmani sono confinati al ruolo di sabotatori e terroristi.
“Abbiamo sequestrato diverse bottiglie di kerosene che erano nella disponibilità degli studenti esponenti dei Fratelli musulmani che sono stati arrestati – dice il generale Mahmoud Farouk, responsabile della sicurezza nel governatorato di Giza – Poi c’erano molotov, cartelli con il simbolo della mano a 4 dita, maschere antigas, passamontagna e alcuni strumenti di offesa. Ora la situazione nell’Universtià è sotto controllo”.
Sette attivisti sono in prigione solo per aver partecipato alla campagna antireferendaria.
“A quanto pare, l’approvazione della nuova costituzione ha spinto i Fratelli Musulmani a scegliere la strategia dello scontro – conclude il corrispondente di euronews al Cairo, Mohammed Shaikhibrahim – Si teme un escalation di violenza nei prossimi giorni”. – Euronews