17/03/14 – Egitto – Crolla turismo, uno su tre diserta terra Faraoni

di AFRICA

 

Rischio terrorismo, allarme attentati e instabilità politica. La crisi in Egitto ha fatto calare di quasi il 30% il flusso dei turisti nel Paese dei Faraoni a gennaio, mentre resta tuttora valido il warning della Farnesina del 28 febbraio scorso che sconsiglia di recarsi nelle località turistiche del Paese.

Nel sito ‘viaggiaresicuri’ il ministero degli Esteri sottolinea che “in considerazione del progressivo deterioramento della situazione di sicurezza si sconsigliano i viaggi in tutto il Sinai comprese Sharm el Sheik, Dahab, Nuweiba e Taba, ma anche quelli non indispensabili in località diverse dalle aree turistiche dell’alto Egitto, della costa continentale del Mar Rosso e di quella del Mar Mediterraneo”.

Avvertimenti seguiti dopo l’attacco ai turisti a Taba e le minacce lanciate contro gli stranieri dal gruppo qaedista Ansar Beit el Maqdis, i “Partigiani di Gerusalemme”, a meta’ febbraio.

La crisi si sente e i dati dell’ufficio centrale di statistica egiziana parlano chiaro: a gennaio di quest’anno vi e’ stato un calo del 28,9% degli stranieri rispetto allo stesso mese del 2013. In particolare nel primo mese dell’anno sono stati registrati 642mila turisti rispetto ai precedenti 903mila.

In testa quelli provenienti dall’Europa dell’est, seguiti dall’Europa occidentale e dal Medio Oriente. Da quando i militari hanno deposto lo scorso luglio il presidente islamista Mohamed Morsi, il Paese sta vivendo una nuova escalation di violenza. Tra i piu’ sanguinosi episodi quello risalente al 14 agosto scorso, quando morirono 632 persone, fra cui 8 poliziotti, negli sgomberi da parte delle forze di sicurezza dei sostenitori dei Fratelli musulmani ai sit-in di Rabaa al Adawiya al Cairo. A rendere noti i dati di quella giornata e’ stato oggi il Consiglio nazionale dei diritti umani che ha parlato di un uso “sproporzionato” della forza da parte delle forze dell’ordine. Intanto si attende che l’alta Commissione elettorale si pronunci sulla data della presentazione delle candidature per le presidenziali e fissi la data del voto. Una consultazione che – secondo un sondaggio dell’istituto indipendente Basira – premierebbe il maresciallo Abdel Fattah al Sisi, capo delle forze armate che ancora non ha annunciato la sua candidatura. Sul fronte giudiziario la Corte d’appello del Cairo ha respinto la ricusazione dei giudici al processo che vede imputato Morsi insieme ad altri 14 quadri della Fratellanza per gli incidenti di fronte al palazzo presidenziale nel dicembre 2012. Guai anche per uno dei figli del deposto presidente islamista, Abdullah Morsi, rinviato a giudizio per possesso di hashish insieme ad un’altra persona. * Giuseppe Maria Laudani-  (ANSAmed).

 

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