“L’insensato massacro di studenti innocenti nelle loro scuole negli Stati nord-orientali di Borno, Adamawa e Yobe, è profondamente angosciante” affermano i Vescovi della Nigeria in un comunicato inviato all’Agenzia Fides al termine della loro prima Assemblea Plenaria del 2014, dedicata in gran parte ai temi dell’educazione. I Vescovi sottolineano che “il problema dell’insicurezza colpisce l’educazione”. La setta islamista Boko Haram ha infatti più volte commesso attacchi contro scuole e dormitori scolastici, uccidendo studenti e insegnanti. L’ultimo assalto ad una scuola risale al 25 febbraio (vedi Fides 27/2/2014).
“Nonostante gli sforzi delle agenzie di sicurezza, la vita e la proprietà in Nigeria sono ancora alla mercé di persone dalla intenzioni malvagie” rimarcano i Vescovi che chiedono alle autorità di investigare anche sui “crescenti conflitti tra gli allevatori di bestiame e le comunità indigene in tutti gli Stati del Nord e del Middle Belt (l’area centrale che divide il nord dal sud, ndr) per trovare soluzioni durature per la pace e la riconciliazione”. Il 14 marzo più di 100 persone sono state uccise in una serie di raid commessi da pastori Fulani contro alcuni villaggi di agricoltori nello Stato di Kaduna. Il fatto che i Fulani sono in maggioranza musulmani e gli agricoltori cristiani, fa spesso caratterizzare questi drammatici episodi come scontri religiosi ma, come i Vescovi hanno più volte sottolineato (si veda ad esempio Fides 9/7/2012), questi fatti derivano dalla lotta tra agricoltori e allevatori.
La Conferenza Episcopale chiede infine alle autorità di rispettare, conformemente al principio di sussidiarietà, il diritto dei genitori a scegliere quale educazione dare ai propri figli. I Vescovi in particolare chiedono la non discriminazione delle scuole private e propongono la costituzione di una partnership pubblico-privato per assicurare a tutti i nigeriani un sistema educativo di qualità. (L.M.) – Ag. Fides