Il Sudafrica è il paese africano che più ha risentito all’interno del continente degli effetti della crisi globale. Un fatto dovuto al grande tasso di sviluppo di quella che generalmente viene definita la locomotiva d’Africa e che proprio per questo motivo è più collegata di altre economie subsahariane ai grandi circuiti internazionali.sudafricaelezioni2
Dopo la morte di Nelson Mandela, padre del nuovo Sudafrica sorto alla fine del regime di apartheid, l’African national congress alle urne ha comunque visto confermata la sua leadership nonostante gli scandali legati al capo di Stato Jacob Zuma.
I prossimi anni saranno ora decisivi per far riparire un’economia che nel 2014 vedrà il pil aumentare soltanto del 2,7%. Un tasso di crescita modesto se confrontato con quello fatto registrare da altri paesi del continente africano.
Allo stesso tempo, al di là del rallentamento, il Sudafrica ha anche visto crescere la concorrenza all’interno dell’Africa stessa, con diverse nazioni diventate capaci di attrarre capitali e investimenti. Un processo simboleggiato perfettamente dall’annuncio recente delle autorità nigeriane, che hanno ricalibrato i parametri di calcolo della ricchezza nazionale. Secondo Abuja, sarebbe la Nigeria adesso la prima economia africana.
Al di là degli anni nigeriani, dopo aver goduto per anni del dividendo di pace e democrazia, è evidente che Pretoria si trova adesso a dover affrontare diverse situazioni critiche, la prima delle quali è la disoccupazione.
Al Sudafrica ha dedicato un ampio focus la rivista ‘Africa e Affari’ che ha tracciato punti forti e debolezze di un paese ancora locomotiva d’Africa, ma ora insidiato nel suo ruolo di leadership continentale. – Atlasweb