Il Consiglio dei ministri dello Zambia ha approvato con una maggioranza di 14 voti su 17 una mozione di sfiducia nei confronti del presidente ad interim Guy Scott, chiedendone le dimissioni.
Scott, ha accusato il responsabile degli Esteri Harry Kalaba, “ha continuamente lavorato contro l’interesse del partito” di governo Patriotic front (Pf). “La fiducia e la confidenza che avevamo in Scott erano chiaramente mal riposte e lui ne ha abusato”, ha continuato Kalaba, leggendo un comunicato anche a nome degli altri 13 ministri.
Nelle ultime ore alcune fonti di stampa avevano riportato la notizia che Scott fosse l’ispiratore della recente nascita di un nuovo partito. Il ‘Rainbow Party’ è stato lanciato da ufficialmente da Wynter Kabimba, ex ministro della Giustizia rimosso mesi fa dall’incarico di segretario generale del Pf e sostituito con Edgar Lungu. Lungu è attualmente il candidato presidente del partito di governo per le elezioni del prossimo 20 gennaio, che si sono rese necessarie dopo la morte del capo di Stato Michael Sata. Scott non può presentarsi alle elezioni, in quanto di origini britanniche, ma ha cercato di far nominare un candidato avverso a Lungu.
Secondo la Costituzione vigente, i ministri hanno il diritto di chiedere le dimissioni del presidente e possono rimuovere direttamente il capo di Stato dalla carica attraverso un voto. I 14 ministri anti-Scott hanno già chiesto una nuova riunione del governo a questo scopo. – Misna