† 1985. Il “Gandhi sudanese” viene impiccato, all’età di 76 anni, nella prigione di Kober a Khartoum. Suo crimine: l’opposizione nonviolenta alla legge islamica e l’impegno per costruire fraternità tra le religioni.
«Le leggi di settembre sulla sharî’a hanno distorto l’immagine dell’Islam agli occhi della nostra gente e del mondo intero e hanno degradato la reputazione del nostro Paese. Esse sono un insulto e un’umiliazione per il nostro popolo, popolo degno di ogni stima e rispetto, che in queste leggi ha visto solo la spada e lo scudiscio». (Mahmûd Muhammad Tâhâ)