La presidenza egiziana non interferirà nei lavori della commissione di esperti che emenderà la Costituzione.
Lo ha detto il consigliere della presidenza per gli affari costituzionali Ali Awad, secondo il quale la commissione, che dovrebbe riunirsi per la prima volta nelle prossime ore, comincerà a ricevere le proposte di “tutte le forze politiche” e i suoi lavori dureranno 30 giorni. Alla fine presenterà la proposte di modifica alla Costituente, composta da 50 persone, che preparerà la versione definita del testo.
Il consigliere della presidenza per gli affari strategici, Mustafa Hegazi ha spiegato che il periodo transitorio durerà nove mesi e si concluderà con le elezioni presidenziali.
Secondo Hegazi la modifica della costituzione richiederà quattro mesi e nei due mesi successivi il presidente ad interim Adly Mansur indirà le elezioni legislative. Una settimana dopo la prima seduta del nuovo parlamento si terranno le presidenziali, secondo questa road map. Intanto la Ue sta insistendo per il rilascio “di tutti i prigionieri politici” a cominciare dal presidente Morsi. Lo rivelano qualificate fonti europee riferendo dei colloqui avuti da Catherine Ashton nella sua visita in Egitto.
La rappresentante per la politica estera Ue, a quanto di apprende, oltre agli incontri col presidente ad interim Mansour ed il vicepresidente el Baradei, ha avuto colloqui col premier, il ministro della difesa ed esponenti sia dei Fratelli Musulmani sia degli oppositori di Tamarod.
Secondo le fonti, l’Unione europea ritiene vitale che “la Fratellanza musulmana rientri in gioco”. Nei colloqui avuti nella visita in Egitto, Ashton “ha chiarito che non abbiamo preferenze per nessuno” e che “possiamo lavorare con tutti”. La priorità assoluta, secondo la Ue, è da dare all’emergenza economica. “Sono necessarie riforme urgentissime” ed “i prossimi due mesi saranno molto importanti” per “migliorare la vita quotidiana degli egiziani”. ANSAmed.