“Oggi più che mai il mondo ha bisogno dello spirito di riconciliazione di ‘Madiba’”: padre Casimir Paulsen, missionario di Mariannhill in Sudafrica, parla con la MISNA del Mandela Day; oggi un giorno drammatico, per le notizie che giungono dalla Striscia di Gaza e dall’Ucraina.
“Questa mattina abbiamo celebrato la messa e pregato per un mondo di pace e di riconciliazione” dice padre Casimir. Quest’anno per la prima volta il Mandela Day si celebra senza l’eroe della lotta contro l’apartheid, scomparso il 5 dicembre all’età di 95 anni.
Come milioni di sudafricani, anche i missionari dedicheranno almeno 67 minuti del loro tempo al servizio degli altri. Lo faranno, ciascuno con il proprio stile e sensibilità, in omaggio ai 67 anni di lotta politica di ‘Madiba’. “Andrò a trovare i malati dell’ospedale di Saint Mary” dice padre Casimir in riferimento a una struttura gestita dai missionari di Mariannhill alle porte della città di Durban. Tra corsie e sale operatorie padre Casimir si armerà di scopa e detersivo. In Sudafrica quest’anno il Mandela Day coincide infatti con l’“Operazione pulisci per Madiba”, una campagna che coinvolge soprattutto ospedali e scuole.
A dare una mano sarà anche il presidente Jacob Zuma, atteso in una scuola di Mvezo, il villaggio natale di Mandela. “Tutti devono fare la propria parte – dice padre Casimir – e cominciare nel concreto a costruire un mondo migliore”. Il Mandela Day è celebrato in ben 126 paesi, nel giorno del compleanno di ‘Madiba’. – Misna