Calma e sangue freddo. Colpi d’arma da fuoco, telefonate all’esterno per ricevere istruzioni e fornire informazioni sullo “stato dell’arte” dell’attacco, momenti di preghiera. Un video diffuso ieri dalla Cnn e proveniente dalle telecamere di sorveglianza dà per la prima volta uno spaccato su quanto avvenne al Westgate Shopping Mall di Nairobi lo scorso 21 settembre. Nel video, depurato delle immagini più cruente e silenzioso, si possono scorgere quattro uomini armati che con calma sparano sui loro bersagli, i frequentatori di questo centro commerciale divenuto ormai noto in tutto il mondo.kenyanairobiwestgate2
Nelle immagini, il centro commerciale è ancora intatto, al termine dei quattro giorni dell’assedio poi operato dalle forze di sicurezza la situazione sarà diversa. Ma nel video, i marmi ancora lucidi e il lusso dell’edificio fanno da scenario all’azione di quattro uomini armati che alternano alle armi, telefonate e preghiere a turno. Si possono scorgere ripetuti colpi anche contro persone già stese per terra perché ferite o moribonde, in un caso una donna con tre bambini seguita da un’adolescente e uno degli uomini armati che indica ai quattro ostaggi la strada da prendere.
Sono le prime immagini pubbliche su quanto avvenne a Nairobi e l’impressione che se ne ricava è questa: sono uomini avvezzi alla violenza, alla morte e all’uso delle armi; combattono o credono di combattere per degli ideali e pregano Dio per quegli stessi ideali, alternano momenti di riposo all’azione, sanno come muoversi e conoscono perfettamente il teatro di guerra che hanno aperto.
L’attacco al Westgate Shopping Mall è stato rivendicato dagli al Shabab somali. Tuttora, benché circolino bilanci “ufficiali” non sono chiari né il numero reale delle vittime né la fine che abbiano fatto gli uomini del commando.* Maria Scaffidi – Atlasweb