19/05/14 – Sudan – Paramilitari intorno a Khartoum, a rischio ‘dialogo nazionale’

di AFRICA

 

I servizi di intelligence sudanesi (Niss) hanno ordinato il dispiegamento delle Forze di rapido intervento (Rsf), paramilitari accusati di abusi sui civili in Darfur, intorno alla capitale Khartoum. La decisione – sottolinea la stampa sudanese – segue di qualche giorno la notizia dell’arresto dell’ex primo ministro e leader del partito di opposizione ‘Umma, Sadiq al Mahdi, che aveva denunciato vessazioni e abusi commessi dalle Rsf sulle popolazioni civili del Darfur.

I servizi di Intelligence, a cui fanno capo i paramilitari delle Rsf, hanno presentato nei confronti del leader di opposizione una denuncia penale. Il vertice del Niss, generale Abdelaziz Abbas ha descritto il corpo speciale come una forza “professionale” di 6000 uomini “accuratamente scelti e addestrati, anche sui diritti dei civili nelle zone di guerra” e che agiscono “sotto il controllo dei loro comandanti e della legge”

Tuttavia, in un recente rapporto pubblicato dall’Istituto Rift Valley, l’analista e commentatore Magdi El Gizouli descrive le Rsf come “una versione sudanese di Blackwater” una ditta di contractors americani divenuti tristemente famosi in Iraq per gli abusi e le violenze commesse ai danni dei civili. “Non hanno una chiara struttura di comando e vengono assoldato per singole missioni, al termine delle quali ricevono un compenso” scrive El Gizouli.

Istituite alla fine di agosto 2013 per aiutare l’esercito a contrastare le ribellioni nelle regioni periferiche del Darfur e del Sud Kordofan, le Rsf sono in realtà sospettate di essere costituite da ex janjaweed (i diavoli a cavallo, ndr) – i combattenti al soldo di Khartoum protagonisti del periodo più cupo e violento del conflitto in Darfur.

Diversi analisti concordano nel ritenere che l’arresto di el Mahdi potrebbe andare oltre la questione delle Rsf e sia in realtà un tentativo di far fallire il ‘Dialogo nazionale’ promesso dal presidente Omar al Bashir, il cui inizio è previsto a Khartoum per la fine del mese. L’arresto, quindi, potrebbe indicare una divisione interna al partito di governo (Ncp) tra i favorevoli e contrari al dialogo. – Misna

 

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