Migliaia di sostenitori di Mohamed Morsi si sono radunati al Cairo per chiedere la reintegrazione del Presidente deposto. Nel secondo venerdì di Ramadan scendono in piazza anche gli oppositori di Morsi – ora privato del passaporto diplomatico -, all’indomani del primo discorso da presidente ad interim Adli Mansour, che ha promesso di contrastare chi vuole destabilizzare il Paese, e parlato di elezioni presidenziali entro sei mesi.
I Fratelli Musulmani hanno convocato manifestazioni in tutto l’Egitto, accusando l’esercito di avere inscenato un colpo di Stato per strappare il potere al primo Presidente eletto in modo libero. “Non è in grado di ripristinare la sicurezza, perché non ha autorità e non sta governando – ha detto Sefwat Hegazy dei Fratelli Musulmani -. È il capo dell’esercito che governa. Tutte queste discussioni sono inutili, non ha senso reagire, non reagiamo alle dichiarazioni dei traditori”.
Le misure di sicurezza erano state rafforzate nella capitale in vista di questo nuovo venerdì di protesta, che segue le violenze esplose in seguito alla destituzione di Morsi il 3 luglio, costate la vita a un centinaio di persone. – Euronews