E’ stata una giornata di “accese proteste” a Goma, come scrive oggi l’edizione online del quotidiano congolese Le Potentiel: nel capoluogo della ricca e instabile provincia mineraria del Nord Kivu (est) centinaia di abitanti sono scesi in strada in segno di malcontento contro il presidente Joseph Kabila. Al capo dello Stato hanno rimproverato una serie di decisioni “sbagliate”, tra cui il richiamo a Kinshasa – poi smentito dal governo – di uno degli ufficiali più in vista delle Forze armate regolari (Fardc) nella regione, il colonnello Mamadou Mustapha Ndala, al quale la popolazione del Nord Kivu riconosce “buoni risultati” nella lotta contro la ribellione del Movimento del 23 marzo (M23). Kabila è stato accusato di “incompetenza” negli sforzi in atto per neutralizzare i ribelli, per lo più tutsi, che dalla scorsa settimana sono nuovamente tornati a combattere dopo mesi di tregua.
Nelle ultime ore, sul fronte del conflitto, le ostilità sembrano essere diminuite dopo i bombardamenti dell’esercito su posizioni del M23 attorno a Kanyarucinya e Kibati, a una quindicina di chilometri da Goma. Ma gli abitanti del capoluogo provinciale – occupato dall’M23 lo scorso novembre per una decina di giorni – hanno anche criticato l’atteggiamento dei caschi blu della locale missione Onu (Monusco) che “non sostengono a dovere i soldati regolari congolesi” contro i ribelli. Non è la prima volta che la più importante e costosa missione di pace al mondo – con 17.000 uomini – finisce sotto accusa per la mancata protezione dei civili e la non ingerenza nelle ostilità. “Per ora non siamo coinvolti ma la missione rimane in stato di allerta ed è pronta a intervenire, in particolare con la Brigata di intervento speciale, se i combattimenti dovessero minacciare direttamente i civili a Goma e nei campi sfollati della zona” ha detto Martin Nesirky, portavoce della Monusco. La Brigata di intervento, dotata di un mandato offensivo e costituita da 3.000 soldati del Sudafrica, Malawi e Tanzania, dovrebbe essere pienamente operativa alla fine del mese.
Intanto a causa della ripresa delle ostilità, una cinquantina di veicoli è bloccata da cinque giorni lungo la strada tra Butembo e Goma, nei pressi di Kanyabayonga e Kirumba. Lo ha riferito l’emittente locale Radio Okapi precisando che tra questi ci sono autobus a bordo dei quali ci sono più di 600 passeggeri ma anche molti camion che trasportano cibo destinato al capoluogo del Nord Kivu. A Goma, infatti, alcuni beni di prima necessità comincerebbero a scarseggiare. – Misna