Due autostrade bloccate e passeggeri costretti a scendere dai veicoli con la forza in uno dei principali capolinea dei taxi collettivi di Johannesburg, quello di Bree Street. Sono queste le conseguenze più eclatanti dello sciopero dei minibus (che garantiscono buona parte del servizio di trasporto ‘pubblico’ sudafricano) in atto nel Gauteng, la regione in cui si trova anche la capitale amministrativa Pretoria.sudafricataxi
I tassisti, mobilitati dal sindacato United Taxi Association Front, hanno dapprima organizzato una marcia verso la sede della locale autorità dei trasporti, dove hanno presentato le loro richieste, tra cui quelle di poter usufruire di corsie preferenziali come già fanno altri mezzi. Poi i minibus hanno bloccato sia l’autostrada M1 che la M2, costringendo la polizia a chiudere le rampe d’accesso. Contemporaneamente, a Bree Street, i passeggeri che erano saliti sui veicoli rimasti in servizio sono stati fatti scendere dagli scioperanti.
L’impatto dello sciopero è destinato a farsi sentire soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione. Il servizio, infatti, per i suoi bassi costi – dieci rand per una corsa urbana, meno di un euro – è utilizzato soprattutto dai neri e da chi non dispone di grandi mezzi economici. Tra queste categorie c’è anche quella degli studenti, che in queste settimane stanno svolgendo i loro esami. Il dipartimento dell’educazione del Gauteng, a questo proposito, ha garantito che sarà consentito di partecipare alle prove anche a quanti si presenteranno in ritardo a causa dell’agitazione sindacale, che potrebbe proseguire nei prossimi giorni.
Un allarme più generale è stato inoltre lanciato dalla Camera di Commercio e dell’Industria di Johannesburg (JCCI). “I continui scioperi dei taxi e la minaccia di altri stanno mettendo a rischio la tenuta economica complessiva del Sudafrica – ha scritto l’istituzione in un comunicato – senza contare i rischi in più per la reputazione del Paese”, che potrebbero allontanare i potenziali investitori. Il settore dei trasporti, ha notato inoltre la Camera di commercio “è uno dei motori più importanti della crescita” sudafricana e “in assenza di reti alternative per il trasporto pubblico, scioperi come questo hanno un impatto significativo sulla possibilità delle persone di andare al lavoro”. – Atlasweb