La Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas), riunitasi ad Accra in Ghana per discutere del recente colpo di Stato in Burkina Faso e in generale dell’”epidemia golpista” che interessa l’Africa occidentale, ha espresso preoccupazione per l’aumento dei colpi di Stato nella sottoregione, in particolare in Mali, Burkina Faso e Guinea Conakry. Lo si apprende dalla dichiarazione finale del vertice, pubblicata ieri sera.
Pur decidendo di non imporre nuove sanzioni al Burkina Faso (che resta sospeso), Ecowas ha sottolineato il clima difficile e non sereno nell’intera sottoregione: “Per quanto riguarda il rafforzamento della democrazia e del buon governo, la Conferenza esprime profonda preoccupazione per i casi di violazione dell’ordine costituzionale nella regione, in particolare attraverso i colpi di Stato militari” riusciti in Mali, Guinea e Burkina Faso, ma anche per quelli non riusciti, come quello di questa settimana in Guinea Bissau.
Riaffermando il suo impegno a rafforzare la democrazia e il buon governo nella regione, Ecowas ha promesso accelerare la revisione del protocollo aggiuntivo del 2001 sulla democrazia e il buon governo e dei testi correlati.
La Conferenza ha anche preso atto del deterioramento della sicurezza e della situazione umanitaria in Burkina Faso, che richiede “un rapido ritorno all’ordine costituzionale per poter trovare soluzioni efficaci” a questi problemi.
Per quanto riguarda la situazione politica nella Repubblica di Guinea, la Conferenza ha preso atto della recente creazione del Consiglio nazionale di transizione (Cnt, quale organo legislativo. Tuttavia, rileva con preoccupazione che, a cinque mesi dal colpo di Stato, non è stato ancora definito un calendario di transizione, come richiesto dalla stessa Ecowas a settembre: per questa ragione la Conferenza ha deciso di mantenere in essere tutte le sanzioni imposte alla Guinea e chiesto all’Autorità di transizione di predisporre un calendario elettorale.
Per quanto riguarda la situazione politica nella Repubblica del Mali, l’Assemblea ha accolto con favore la posizione del Consiglio di pace e sicurezza dell’Unione africana, che ha sostenuto le sanzioni contro il Mali: “I capi di Stato e di governo prendono atto con rammarico che non è stato fissato un calendario per conformarsi alle decisioni dell’Assemblea”, si legge nel comunicato finale. Per questo l’Assemblea ha deciso di mantenere in essere tutte le sanzioni imposte al Mali, in accordo con la decisione presa il 9 gennaio 2022.
Il presidente del Ghana Nana Akufo-Addo, che oggi ha aperto il vertice straordinario della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas) a Accra, ha detto che che l’Africa occidentale “è in grave pericolo” a causa dei recenti numerosi colpi di stato che affliggono la regione. Lo riportano le agenzie internazionali, che citano l’intervento di Akufo-Addo, che è anche presidente di Ecowas, all’incontro di oggi, durante il quale ha definito “contagioso” il colpo di stato militare verificatosi in Mali lo scorso anno.
Akufo-Addo ha anche detto che è necessario rispondere collettivamente e in modo deciso a chi commette tali atti contrari al diritto, “per impedire che tale tendenza” si diffonda e metta in ginocchio l’intera regione.