20/01/14 – Sud Sudan -L’esercito sostiene di aver ripreso Malakal

di AFRICA

 

“La speranza è che gli sviluppi militari delle ultime ore favoriscano un accordo per il cessate-il-fuoco” dice alla MISNA Albino Tokwaro, direttore dell’emittente cattolica Radio Bakhita. Parla poco dopo l’annuncio, da parte di un portavoce militare, della riconquista della città di Malakal da parte dell’esercito.

Una notizia, questa, per ora priva di conferme indipendenti. Alla MISNA Arian Quentier, portavoce della Missione dell’Onu in Sud Sudan (Unmiss), dice che questa mattina combattimenti erano ancora in corso nei pressi della base dei ‘caschi blu’ in città dove si sono rifugiate circa 20.000 persone. Ma se fosse confermata la presa di Malakal indicherebbe una nuova sconfitta del fronte legato all’ex vice-presidente Riek Machar. Appena due giorni dopo la caduta di Bor, la seconda città del Sud Sudan. Secondo Tokwaro, “le sconfitte militari potrebbero costringere i ribelli a mettere da parte alcune condizioni per una tregua”.

Philip Aguer, il portavoce dell’esercito, ha riferito che i soldati sono riusciti a mettere in sicurezza le zone meridionali di Malakal da giorni sotto il controllo dei ribelli. Una versione dei fatti, questa, che nelle prossime ore potrebbe essere confermata o smentita. Ma che nell’immediato accresce la possibilità di sviluppi sul piano politico, anche alla luce dell’annuncio di un vertice fissato a Juba per giovedì. Nella capitale del Sud Sudan il presidente Salva Kiir incontrerà una delegazione dell’Autorità intergovernativa per lo sviluppo (Igad) della quale potrebbe far parte il capo di Stato sudanese Omar Hassan Al Bashir. Nella sede dell’Igad, ad Addis Abeba, si starebbe intanto lavorando a tre differenti bozze di accordo che potrebbero essere firmate qualora Kiir acconsentisse al rilascio di 11 dirigenti vicini a Machar. – Misna

 

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