“Da quel che ho potuto vedere in varie sezioni elettorali, il voto si è svolto tranquillamente”. Parlando alla MISNA da Lilanda, “compound” della capitale Lusaka, padre Anthony Mkhari, missionario comboniano, traccia un quadro positivo della giornata elettorale in Zambia, dove si vota per le presidenziali suppletive. Le consultazioni si sono rese necessarie dopo la morte del presidente Michael Sata alla fine dello scorso ottobre.
Oggi, le uniche difficoltà, riferisce il religioso, sono state provocate dalle piogge, che hanno portato alcuni seggi ad aprire in ritardo e trattenuto a casa molti elettori nelle prime ore. A pesare sull’affluenza potrebbe essere però anche un altro fattore. “Molti non sono andati a votare perché sostengono di non aver fatto ancora la loro scelta: la morte del presidente Sata è avvenuta all’improvviso e tanti già guardano al 2016”. Chi uscirà vincitore dal voto di oggi (si profila un testa a testa tra Edgar Lungu, del partito di governo Patriotic Front e Hakainde Hichilema dello United Party for National Development) resterà infatti in carica solo fino a quella che sarebbe stata la fine naturale del mandato di Sata, a settembre del prossimo anno.
In più per molti cittadini, sostiene padre Mkhari, il nome del nuovo capo dello stato è meno importante delle politiche che gli si chiede di portare avanti: “La maggioranza vorrebbe che si proseguisse con iniziative come quelle dell’ex presidente Sata, sul fronte dello sviluppo, con la costruzione di infrastrutture come strade o ospedali”, conclude il comboniano. – Misna