I ribelli legati all’ex vice-presidente Riek Machar hanno confermato oggi che la città petrolifera di Malakal è tornata sotto il controllo delle forze governative: lo riferisce il quotidiano Sudan Tribune, poche ore dopo un primo annuncio dell’esercito di Juba.
Un portavoce dei ribelli, James Gatdet Dak, ha parlato di “una ritirata per motivi tattici” e sostenuto che presto ci sarà una controffensiva per riprendere la città. “Le nostre forze – ha aggiunto Gatdet – sono posizionate a pochi chilometri di distanza da Malakal”. Un portavoce dell’esercito, il colonnello Philip Aguer, aveva detto ieri che i ribelli erano stati respinti a sud-est della città, in direzione di Nasir.
Malakal è il capoluogo di Upper Nile, una regione di importanza strategica per i suoi giacimenti di petrolio. La notizia dell’avanzata dell’esercito è giunta a poche ore dalla prevista ripresa, oggi ad Addis Abeba, di colloqui di pace tra le due parti in conflitto. Un appuntamento che Unione Europea, Stati Uniti, Norvegia e Gran Bretagna hanno chiesto a governo e ribelli di onorare, pena l’imposizione di sanzioni.
Da dicembre, combattimenti tra forze favorevoli e ostili al presidente Salva Kiir hanno provocato migliaia di vittime e costretto circa 900.000 persone a lasciare le proprie case. – Misna