In Egitto l’esecutivo ad interim guidato da Adly Mansour prosegue sulla linea repressiva nei confronti delle frange islamiche del Paese. La guida spirituale dei Fratelli musulmani, Mohamed Badie, e’ stato arrestato al Cairo nella notte tra lunedi’ e martedi’ insieme a due altri dirigenti del movimento islamico e non ha opposto resistenza. L’arresto e’ stato duramente criticato dagli Usa che lo hanno definito ”non in linea con gli standard di tutela dei diritti umani che gli Stati Uniti sostengono”. Anche l’ex vice presidente egiziano Mohamed El Baradei sara’ processato per ”tradimento della fiducia”. Le accuse mosse contro l’ex premio Nobel sono state depositate oggi da un professore di diritto presso l’Universita’ di Helwan del Cairo. A El Baradei gli si contestano le dimissioni rassegnate il 14 agosto scorso, in segno di protesta contro le stragi perpetrate quello stesso giorno dalle forze di sicurezza. Secondo fonti giudiziarie dovra’ comparire in aula il prossimo 19 settembre, anche se di fatto ha lasciato l’Egitto due giorni fa alla volta di Vienna, dove fino al 2009 diresse l’Aiea, l’Agenzia Internazionale dell’Onu per l’Energia Atomica.
La fratellanza nomina Ezzat. A prendere il posto di Badie sara’, a titolo ”provvisorio”, Mahmud Ezzat. Soprannominato la ”volpe della Confraternita”, e’ nato nel 1944 e ha 5 figli. Gia’ venne arrestato in passato per adesione a una formazione illegale ai tempi di Hosni Mubarak. rba/mau – Asca