Il governo liberiano ha decretato il coprifuoco notturno in tutto il Paese per contrastare l’epidemia di ebola. La Liberia ha registrato più di 50 morti negli ultimi 3 giorni, mentre il bilancio in tutta l’Africa occidentale ha raggiunto i 1230 morti su 2200 casi d’infezione. Come la vicina Sierra Leone, la Liberia deve fare i conti con la scarsità di personale medico e di materiale sanitario.
Il coordinatore delle Nazioni Unite David Nabarro parte oggi per l’Africa occidentale.
“L’organizzazione mondiale della sanità – afferma Nabarro -sta calcolando il numero di medici e infermieri necessari per fornire assistenza ai malati di ebola e per assicurare tutti i servizi sanitari. Per ora si sa che il personale necessario è molto di più di quello attualmente disponibile”.
Il programma alimentare mondiale sta distribuendo cibo nelle zone sotto quarantena al confine tra Liberia, Sierra Leone e Guinea. Le rigide misure di sicurezza messe in atto alle frontiere tra i tre Paesi impediscono a molti agricoltori di svolgere il lavoro sui campi, innescando così il rischio di carestia. – Euronews