I gesuiti puntano sempre di più sull’Africa, incoraggiando i rapporti tra le realtà africane ed europee della loro Compagnia.
Secondo un comunicato inviato all’Agenzia Fides al recente incontro dei Provinciali d’Europa a Lviv, in Ucraina, era presente pure P. Mike Lewis, presidente del JESAM, la Conferenza dei Gesuiti dell’Africa e del Madagascar. I Provinciali europei, in questa occasione, hanno approvato un finanziamento per i prossimi cinque anni al Jesuit Historical Institute, con sede a Nairobi. “Il Padre Generale, ha detto Padre Lewis, ha voluto che una parte dell’Istituto Storico di Roma si trasferisse in Africa perché la storia dell’Africa sia letta e scritta con occhi africani. Con il passare degli anni esso diventerà un importante centro di ricerca per la Compagnia di Gesù in Africa e nel mondo intero. Apprezziamo molto il sostegno dell’Europa per questo nuovo passo in avanti nello studiare la nostra storia e dare vita a questo Istituto”. Il P. John Dardis, presidente della Conferenza dei gesuiti europei, ha aggiunto: “La storia dell’Europa e dell’Africa sono interconnesse ed è giusto, quindi, sostenere finanziariamente questo progetto almeno nei suoi primi passi”. La “Commissione Mista” delle due Conferenze si è incontrata il 16 ottobre, subito prima dell’incontro di Lviv, per esaminare il progetto comune a Malta per l’assistenza pastorale ai profughi e richiedenti asilo. Un gesuita europeo, P. Vyacheslav Okun (Ucraina) ha cominciato il suo servizio a Malta insieme a Dieudonné Mampasi, dell’Africa Centrale. Il JESAM ha invitato i Provinciali europei a visitare l’Africa nel 2015 per capire meglio lo sviluppo di questo continente. – Ag. Fides