Martin Kobler, responsabile della missione Onu in Congo (Monusco), ha condannato le violenze avvenute negli scorsi giorni a Kinshasa, mentre l’organizzazione on governativa Association congolaise pour l’accès à la justice ha diffuso un bilancio delle vittime più alto di quelli circolati negli scorsi giorni. La cifra di 28 morti, tuttavia, non è stata confermata da fonti indipendenti.
Intanto, a seguito dei due giorni di proteste contro la riforma che subordina la tenuta delle elezioni presidenziali del 2016 allo svolgimento di un censimento, lo storico oppositore Etienne Tshisekedi ha chiesto alla popolazione di mobilitarsi per costringere il presidente Joseph Kabila a lasciare il potere. Kabila è accusato dai suoi avversari di voler estendere il suo mandato, l’ultimo a cui avrebbe diritto, attraverso l’espediente del censimento, che potrebbe richiedere anche più di un anno per essere portato a termine.
Da Bruxelles, dove si trova per ragioni di salute, l’82enne Tshisekedi ha fatto in particolare riferimento all’articolo 64 della costituzione vigente: quello che impone a ogni cittadino di contrastare i tentativi di prendere il potere con la forza o di esercitarlo in violazione delle norme fondamentali. Sostenendo che esista il rischio di una situazione di “caos”, l’anziano uomo politico ha inoltre chiesto alla comunità internazionale di proteggere la popolazione congolese.- Misna
21/01/2015 – R.D. Congo – L’Onu condanna le violenze
2,2K
Post precedente