E’ di almeno 14 morti il bilancio dell’attacco sferrato dai miliziani islamisti somali Shebab contro il palazzo presidenziale, nel centro di Mogadiscio. Le forze di sicurezza hanno ripreso il pieno controllo della zona solo dopo alcune ore di scontri a fuoco. Tra le vittime ci sono nove miliziani e cinque militari somali. Illeso il presidente somalo, Hassan Sheikh Mohamud. Secondo un’altra fonte sarebbero morti tutti e 10 i membri del commando e anche il capo di gabinetto del premier e l’ex responsabile dell’intelligence. La situazione a Villa Somalia “e’ tornata alla normalita’ e le forze di sicurezza hanno il controllo totale”, ha fatto sapere il ministro per la sicurezza nazionale, Abdikarim Hussein Guled, commentando “l’attacco fallito” da parte di “terroristi violenti e disperati”. A dare il via all’attacco, secondo quanto riferito da fonti della polizia, e’ stato “un kamikaze a bordo di un’auto che si e’ lanciato contro l’ingresso del palazzo e si e’ fatto esplodere, seguito da altre auto con uomini armati” che hanno fatto irruzione nel complesso.
Immediata la risposta dei soldati della missione Amison dell’Unione africana che hanno ingaggiato aspri combattimenti con gli aggressori, tra “bombardamenti” e “pesanti scambi di colpi d’arma da fuoco”. “Tutti i combattenti shebab sono morti, alcuni si sono fatti esplodere mentre altri sono stati colpiti a morte. Anche diverse guardie sono morte”, ha sostenuto un esponente delle forze dell’ordine, confermando che “i combattimenti sono ormai finiti”, lasciando la scena “disseminata di resti umani e sangue”. Illeso il presidente somalo, Hassan Sheikh Mohamud: come ha riferito il rappresentante speciale dell’Onu per il Corno d’Africa, Nick Kay su Twitter, “il presidente mi ha appena chiamato per dirmi che e’ illeso. L’attacco a Villa Somalia e’ fallito, purtroppo delle vite sono andate perdute”. L’attacco e’ stato rivendicato dalle milizie islamiche degli Shebab che, tramite il portavoce Sheikh Abdul Aziz Abu Musab, hanno annunciato che “i nostri commando hanno attaccato il cosiddetto palazzo presidenziale per uccidere o arrestare gli occupanti”. (AGI) .