21/03/14 – Nigeria – Contro Boko Haram, “forza multinazionale” lago Ciad

di AFRICA

 

Una forza multinazionale per “migliorare la sicurezza” in una vasta area minacciata da Boko Haram, ma anche crocevia di miliziani e armi: lo hanno annunciato a Yaoundé i ministri della Difesa dei sei paesi membri della Commissione del bacino del Lago Ciad (Cblt/Lcbc) in conclusione di un vertice di due giorni.

Il ministro della Difesa del Camerun Edgard Alain Mebe Ngo’o ha confermato il contributo alla futura forza con 700 soldati che saranno dispiegati all’estremo nord del paese, lungo i porosi confini con le instabili regioni settentrionali della Nigeria. “Il Camerun ha deciso di contribuire alla forza multinazionale mettendo a disposizione un battaglione di 700 uomini, ma crediamo che ogni paese dovrà mantenere le rispettive truppe all’interno dei propri confini” ha aggiunto Ngo’o. Altri dettagli sull’organizzazione e il funzionamento dell’iniziativa militare regionale saranno stabiliti durante un prossimo vertice che si terrà a Niamey nei prossimi mesi.

Rivolgendosi ai sei Stati membri – oltre al Camerun anche Ciad, Niger, Nigeria, Centrafrica e Libia – il segretario esecutivo della Commissione del bacino del Lago Ciad, Sanusi Imran Abdullahi, ha invitato i partner a “rendere operativa la forza multinazionale in tempi brevi”.

La forza, con mandato iniziale di un anno, sarà diretta per una periodo transitorio di sei mesi dalla Nigeria. “Assicurare la pace e la sicurezza nel bacino del Lago Ciad per garantire la libera circolazione delle persone e dei beni così come lo sviluppo economico e sociale della regione”: è questo l’incarico formale assegnato alla futura forza multinazionale. Al colonnello camerunense Ndougou Hypolite Jean, nominato consigliere speciale presso il segretariato della Cblc, è stato affidato il coordinamento della cellula incaricata di monitorare l’attuazione della forza.

Fonti di stampa locale hanno sottolineato che si tratta, per ora, “soltanto di impegni scritti”, in attesa che donatori stranieri e altre organizzazioni regionali del continente africano “sblocchino i fondi necessari”. Non è stato stimato, almeno in via ufficiale, il costo dell’iniziativa militare concordata a Yaoundé “che dovrà ancora aspettare per sei mesi, quando si terrà il vertice dei capi di Stato e di governo della Cblt in Niger” ha concluso il ‘Journal du Cameroun’. Secondo il sito on line della rivista Africa Report, alla forza regionale potrebbe dare il suo contributo anche la Francia, già impegnata militarmente in Centrafrica e in Mali. – Misna

 

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