Almeno due persone sono state uccise in un agguato contro un autobus carico di passeggeri in viaggio da Maputo a Beira, nel centro del paese: lo riferiscono fonti della MISNA, sottolineando che dell’episodio sono stati accusati gli ex ribelli della Resistenza nazionale del Mozambico (Renamo).
“L’agguato si è verificato lungo la strada nazionale numero uno” dice padre Xavier Dias, un missionario comboniano raggiunto a Muxúnguè, la cittadina dove sono stati poi trasportati i feriti. Secondo il religioso, l’esercito ha già avviato un’operazione nel tentativo di identificare e catturare i responsabili dell’agguato.
L’episodio appare destinato a far crescere ulteriormente la tensione tra la Renamo e il governo del Fronte nazionale del Mozambico (Frelimo). “Tanto più che – sottolinea padre Dias – oggi è stato arrestato di un portavoce degli ex ribelli che questa settimana aveva annunciato una ripresa degli agguati contro infrastrutture e altri obiettivi sensibili”.
Dopo la fine della guerra civile, nel 1992, la Renamo è diventata il principale partito di opposizione. Negli ultimi mesi, però, la tensione è tornata a salire. Scontri a fuoco e violenze attribuite agli ex ribelli si sono verificati nell’area di Muxúnguè, nella regione di Sofala, ad aprile. Secondo le fonti della MISNA, nei giorni scorsi militanti della Renamo hanno assaltato un magazzino di armi a Beira. Un episodio, questo, coinciso con il fallimento di un negoziato tra gli ex ribelli e il governo avviato tra molte difficoltà. – Misna