-La nuova Costituzione egiziana, approvata con la maggioranza del 98% dei voti nel referendum tenutosi il 14 e 15 gennaio, è stata accolta con soddisfazione dai Vescovi copto cattolici.
Secondo un report di Aiuto alla Chiesa che Soffre inviato all’Agenzia Fides, basato su interviste a Mons. Kyrillos William Samaan, Vescovo Copto Cattolico di Assiut, a Mons. Antonios Aziz Mina Vescovo di Guizeh (Giza) e a Mons. Joannes Zakaria Vescovo di Luxor, i Vescovi hanno espresso il loro apprezzamento per il fatto che la nuova Costituzione garantisce i diritti fondamentali di tutti gli egiziani, senza distinzioni di razza, religione, sesso ed età.
In particolare si sottolinea che la Carta, a differenza di quella del 2012, prevede particolari garanzie a donne, bambini e disabili. I Vescovi inoltre confermano che i diritti dei cristiani sono ben rappresentanti nella nuova Costituzione.
Mons. Samaan e Mons. Zakaria rimarcano che la Costituzione impone al Parlamento di adottare in tempi rapidi una legge che regoli la costruzione di nuove chiese. Sotto i precedenti regimi, la costruzione di edifici di culto cristiani veniva sottoposta a processi burocratici pesanti che rallentavano di molto l’avvio e il procedere dei lavori.
Il Preambolo della Costituzione afferma che il popolo egiziano “saluta la Vergine Maria e il suo Neonato proteggendoli nel corso della sua peregrinazione in Egitto, esprimendo rispetto e apprezzamento per la religione cristiana”.
L’articolo 50 riconosce la civilizzazione egiziana nelle sue diverse componenti, egiziani antichi, copti e islamici, come una “ricchezza nazionale e umana che lo Stato si impegna a preservare e a mantenere”. – Ag. Fides