Nonostante la mobilitazione internazionale e il fatto che la Casa Bianca abbia inviato circa 80 militari americani in Ciad, per contribuire alle ricerche delle liceali nigeriane rapite dai guerriglieri radicali, la Nigeria vive un momento di grande insicurezza.
Il doppio attacco a Jos, città del centro del paese ha fatto rivivere timori di scontri interni.
Awwal Musa Rafranjani, direttore esecutivo del Centro di tutela nigeriano per la società civile, ha detto: “Il livello di insicurezza e la crescita delle incertezze in Nigeria è molto allarmante. Crescono attentati, rapimenti, rapine e ogni genere di attività criminale. Questo implica che vi sia qualcosa di estremamente sbagliato nella nostra rete di sicurezza”.
Martedì il Parlamento nigeriano aveva definitivamente approvato il prolungamento per altri 6 mesi dello stato di emergenza nel nord del Paese, la regione più dilaniata dagli attacchi di Boko Haram.
Il presidente Goodluck Jonathan ha definito gli ultimi massacri “maligni e crudeli”.
Le misure per prevenire gli assalti saranno aumentate anche grazie all’aiuto dei Paesi vicini quali Ciad, Niger e Camerun.
Il Consiglio di sicurezza dell’ONU dovrebbe aggiungere il gruppo armato islamista Boko Haram nell’elenco delle organizzazioni considerate terroristiche, se nessuno dei pasei membri si opporrà prima delle 19.00. – Euronews