Sono molti i Paesi africani classificati tra i più poveri del pianeta. Eppure, sono Paesi ricchi di risorse naturali. È partito da questa considerazione il Seminario tenuto dalla JascNet (la Rete dei Centri Sociali dei gesuiti africani) svoltosi recentemente a Lubumbashi, nella Repubblica Democratica del Congo. Secondo le informazioni inviate all’Agenzia Fides dalla curia generale dei gesuiti, obiettivo dell’incontro è stato quello di cercare di instaurare nel continente africano una vera e propria governance delle risorse naturali. Tra gli aspetti affrontati durante i lavori, la produzione mineraria, l’accesso alle informazioni sui procedimenti di estrazione petrolifera, la lotta alla deforestazione che minaccia il cambiamento climatico, l’accaparramento delle terre, la siccità e le migrazioni. I partecipanti al seminario si sono suddivisi in quattro gruppi di lavoro: quello dedicato alla governance mineraria ha deciso di creare un blog sull’argomento e di indire un secondo seminario il prossimo ottobre; il gruppo incentrato sulla gestione petrolifera ha stabilito di fare una mappa le estrazioni di greggio in Africa, mentre il gruppo tematico sulla governance ambientale ha programmato di moltiplicare gli sforzi per l’educazione ecologica, anche attraverso la diffusione di testi ufficiali sulle questioni forestali. Infine, il gruppo incentrato sulla gestione terriera ha stabilito di studiare la questione dell’accaparramento delle terre da parte di élite sia autoctone che straniere. All’incontro hanno partecipato gesuiti provenienti da Kenya, Zambia, Madagascar, Ciad e Repubblica Democratica del Congo. – Ag. Fides