22/09/14 – Camerun – Nell’est civili rapiti dai ribelli centrafricani

di AFRICA

 

Almeno nove civili, tra cui un capo villaggio, sono nelle mani dei ribelli del Fronte democratico del popolo centrafricano (Fdpc) che in cambio chiedono la liberazione del loro leader Abdoulaye Miskine, arrestato e detenuto da settembre 2013 a Yaoundé. A riferire del rapimento, avvenuto sabato scorso a Béthanie, nei pressi della città di Garoua Boulaï, nella regione Orientale del Camerun, sono media locali e agenzie di stampa internazionale. Degli ostaggi, per ora, si sono perse le tracce.

In base alla ricostruzione dei fatti fornita da un ostaggio liberato per trasmettere alle autorità le rivendicazioni del gruppo armato del paese confinante, i combattenti dell’Fdpc hanno fatto irruzione nel villaggio dove i residenti, impegnati nelle attività agricole, sono stati colti di sorpresa. Alcuni razzi hanno anche colpito Béthanie per impaurire la popolazione. I ribelli hanno dato un ultimatum di 72 ore alle autorità del Camerun per scarcerare Miskine.

Il capo ribelle era ricercato sia dal governo di Bangui che da quello di Yaoundé; ex alleato dei ribelli centrafricani della Seleka – responsabili del colpo di stato del marzo 2013 – Miskine (all’anagrafe Martin Koumtamadji, presumibilmente originario del Ciad) era accusato di aver stabilito alcune basi nell’est del Camerun. Arrestato dai servizi di sicurezza camerunesi un anno fa, da allora è detenuto in un luogo segreto nella capitale politica.

I quotidiani locali Cameroon Tribune e Mutations ricordano che si tratta del secondo attacco del genere a firma dell’Fdpc dall’inizio del 2014. Lo scorso maggio un gruppo di combattenti centrafricani aveva rapito 18 camerunesi in un autobus del trasporto pubblico a Yoko-Siré,  8 km da Garoua Boulaï, sempre con la stessa rivendicazione. – Misna

 

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