Gli stranieri non potranno aprire scuole primarie in Mozambico a partire dal 1° gennaio 2015. A stabilirlo, come riferisce il quotidiano Noticias, è un regolamento recentemente approvato dal ministero dell’Istruzione. La norma non avrà però effetto sulle scuole già aperte: le nuove disposizioni, ha specificato Eurico Banze, portavoce del ministero, non sono infatti retroattive.
Per quanto riguarda le scuole secondarie, invece, gli stranieri potranno aprirne solo se in associazione con cittadini mozambicani, come prevede la legge vigente sugli investimenti stranieri nel Paese.
I numeri del settore dell’istruzione, nel Paese, sono in forte crescita: secondo dati diffusi questo mese da Usaid, l’agenzia statunitense per la cooperazione, solo tra il 2003 e il 2010 gli alunni delle scuole primarie sono cresciuti da 3,3 a 5,3 milioni. L’incremento medio annuo è stato dell’8%. Tuttavia, il governo incontra difficoltà nel finanziamento delle scuole e nel reclutamento del personale: lo stesso studio di Usaid mostra che, sempre nel 2010, sui 193 giorni dell’anno scolastico, solo in 30, mediamente, si sono svolte lezioni.
Secondo dati dell’Unicef, circa il 77% dei bambini mozambicani frequentano effettivamente la scuola primaria. La percentuale è praticamente identica per maschi e femmine, ma i dati cambiano sensibilmente quanto al numero degli studenti che concludono il primo ciclo d’istruzione. Sono il 60% dei bambini ma solo il 30% delle bambine. Il dato si riflette naturalmente sul tasso di alfabetizzazione, in particolare tra i giovani: quasi l’80% dei ragazzi tra 15 e 24 anni sa leggere e scrivere, mentre la percentuale cala al 56,5% tra le ragazze nella stessa fascia d’età. – Misna