A quattro giorni dalla data delle votazioni per le politiche di domenica prossima, uno dei fattori che preoccupa maggiormente i responsabili dei partiti politici è il forte rischio di astensionismo da parte degli elettori, disorientati da un numero impressionante di liste e candidati, (per l’esattezza 1327 liste per altrettante migliaia di candidati). Di fronte a questa mole di nomi e numeri l’elettore medio potrebbe infatti perdersi soprattutto ora, a tre anni esatti dalle elezioni precedenti, che i cittadini sembrano disillusi perché le aspettative riposte nella cd.
”rivoluzione dei gelsomini” sono state in gran parte disattese dagli amministratori. Già durante la precedente tornata elettorale il tasso di partecipazione era stato inferiore al 60%, per le elezioni di domenica si teme un ulteriore dribasso di questa percentuale. Intanto la campagna elettorale continua a consumarsi tra colpi di scena e frasi ad effetto da parte dei due partiti più importanti del Paese, quello di ispirazione islamica Ennhadha e il modernista Nidaa Tounes, in un clima, tutto sommato, di leale competizione. Il bipolarismo ha caratterizzato tutto il periodo di campagna elettorale, persino nell’annuncio delle alleanze post-elettorali, che si renderanno necessarie per governare il Paese, ogni schieramento proclama di voler fare alleanze con gli altri partiti che presentano una visione simile alla loro in termini di società e politica.
Rimane tuttavia ancora da convincere quell’elettorato stanco che non ha ancora deciso se recarsi o meno alle urne. Oltre a spot in tv e radio voluti dal governo, la società civile si mobilita per ricordare l’importanza del voto in democrazia, tra le altre iniziative, durante tutta la settimana che precede il voto il Polo civile per lo sviluppo ed i diritti dell’uomo insieme ad altre associazioni sta svolgendo una campagna di sensibilizzazione al voto sull’Avenue Bourguiba a Tunisi, teatro delle manifestazioni antiregime del 2011, rivolta a far comprendere ai cittadini l’importanza di far valere il loro diritto di voto per decidere del futuro della Tunisia. (ANSAmed)