22/12/14 – Zambia – Nel partito di governo ‘tregua elettorale’

di AFRICA

 

Pace fatta, almeno in apparenza, tra i due grandi rivali nel partito di governo dello Zambia, il Patriotic front (Pf). Il presidente della repubblica ad interim, Guy Scott, che non può candidarsi alle elezioni del prossimo 20 gennaio, è apparso in pubblico con il segretario generale uscente del partito, Edgar Lungu, di cui in precedenza non aveva voluto riconoscere la candidatura, e ha preso parte alla sua campagna elettorale.

“Il Pf è unito, i disaccordi ci sono stati ma appartengono al passato”, ha affermato Scott durante un comizio nella città di Kabwe, prima di introdurre Lungu come “il nostro e il vostro candidato”. Negli scorsi mesi tra i due si era svolta una lotta per il potere: Scott aveva tentato di rimuovere Lungu dalla carica di segretario generale e aveva sostenuto la candidatura presidenziale di un altro esponente del partito, Miles Sampa. Da parte sua Lungu, insieme ad altri 13 ministri aveva votato una mozione che chiedeva le dimissioni di Scott.

Ad interpretare però il riavvicinamento in chiave elettorale è persino un ministro in carica, il responsabile dell’Agricoltura, Wylbur Simuusa. Simuusa, favorevole a Scott ma non a Lungu, ha addirittura definito l’intesa “una finta”, secondo dichiarazioni riportate dal quotidiano Post, giudicandola positiva solo perché in questo modo “le cose vanno avanti”.

Mistero invece sulle condizioni poste per la riconciliazione: negli scorsi giorni lo stesso ‘Post’ aveva attribuito i disaccordi anche al rifiuto di Scott di utilizzare fondi governativi per finanziare la campagna di Lungu: una richiesta che non si sa se sia stata esaudita. Secondo il portale ‘Zambia Report’, invece, Lungu starebbe, su richiesta di Scott, per abbandonare la posizione di segretario generale. Secondo diverse fonti di stampa concordanti, inoltre nel risolvere l’impasse avrebbero giocato un ruolo chiave i comandanti delle forze armate, autori di un “ultimatum” ai danni del presidente ad interim. – Misna

 

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