Culture e radici profonde della tradizione africana e piemontese si mescolano e contaminano senza barriere e limiti. Un mix di linguaggi ed espressioni per emozionare e celebrare il rispetto e convivenza attraverso la musica e la danza.
Cascina Roccafranca si appresta a far da cornice alla quarta edizione del KAS BA KAS fest sabato prossimo 23 Luglio. KAS BA KAS è parte di un proverbio etiope e significa “Lentamente, ma inesorabilmente, l’uovo camminerà sulle sue gambe”. Il significato più vero è perseverare: qualunque cosa si faccia, non importa quanto possa essere difficile, non si deve mollare mai, e alla fine si raggiungerà l’ obiettivo. E far conoscere, sensibilizzare e reperire
fondi per il sostentamento di una scuola di Addis Abeba – Etiopia, migliorando le condizioni di vita dei bambini che si trovano in un grave stato di disagio e povertà, è l’obiettivo del festival.
Filo conduttore della quarta edizione è la contaminazione ed integrazione, la rivisitazione della cultura africana e quella della tradizione locale senza porsi limiti di espressione o barriere esaltandone piuttosto le differenze.
Ad aprire la serata saranno i ritmi meticci degli African Roots una miscela musicale tra afro e taranta. Il gruppo multietnico, composto da senegalesi e italiani, riesce a far convivere strumenti della tradizione occidentale e percussioni con il caratteristico djembè: lo strumento dei cantastorie africani che tramandano storie e racconti popolari. A seguire la Compagnia Sowilo attraverso la danza – madre di tutte le arti – trasmetterà emozioni interpretando i ritmi e vibrazioni della danza afro contemporanea. In chiusura il Coro Moro: 8 giovani africani rifugiati politici e richiedenti asilo provenienti da Senegal, Gambia, Ghana e Costa d’Avorio che insieme a 2 ragazzi italiani portano sul palco un messaggio di antirazzismo, condivisione e di possibile integrazione.
Info e contatti: www.toaddonlus.org