23/05/2014 – Sudan – Ambasciatore, “verso revisione processo a apostata Meriam”

di AFRICA

 

L’ambasciatore sudanese in Italia, signora Amira Daoud Gornass, ha assicurato che ci sono “ragionevoli possibilita’” di revisione del processo in cui e’ stata condannata a morte per apostasia e adulterio la donna cristiana Meriam Yahia Ibrahim, incinta all’ottavo mese. “Ci sono ragionevoli possibilita’ di revisione della sentenza sul caso di Meriam che ha sollevato un intenso e serio dibattito in Sudan sull’applicabilita’ dei reati di apostasia e adulterio”, ha affermato la diplomatica, in una nota inviata a Italians for Darfur. “L’ambasciatore ha tenuto a sottolineare che, in accordo con le leggi sudanesi, il verdetto della corte di prima istanza, basatasi sulla sharia, sara’ reso esecutivo solo dopo che saranno esaurite tutte le possibilita’ di appello disponibili”, si legge in una nota, “ma il sistema giudiziario e’ indipendente da qualsiasi forma di influenza o di interferenza da parte del governo del Sudan”. “Questa risposta e’ estremamente positiva”, ha evidenziato Antonella Napoli, presidente di Italians for Darfur, pur rilevando che l’ambasciata ha parlato di “giudizio avviato in seguito alla denuncia di esponenti della famiglia della giovane, e non per iniziativa della Procura o del governo, giustificando in qualche modo la decisione del giudice”. Per Khartum, ha aggiunto, sul caso c’e’ stata disinformazione “al fine di orchestrare una campagna contro la magistratura sudanese”. E’ comunque positivo che si rilevi che il verdetto ha innescato un dibattito nell’opinione pubblica sudanese che ritiene, in grande maggioranza, che la sentenza sia ingiusta”.

La nota si conclude con l’assicurazione dell’ambasciata che “l’iter processuale si svolgera’ in conformita’ con la Costituzione ad interim del Sudan e le leggi vigenti del Paese“. – Agi

 

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