Colloqui d’emergenza si sono tenuti nel fine settimana a Maseru per determinare il futuro della fragile coalizione di governo in Lesotho dopo che i media del vicino Sudafrica hanno riferito di un aumento della presenza di militari armati nelle strade della capitale lesothiana.
Al governo da due anni in Lesotho è una coalizione tra cinque partiti, tra cui la formazione principale è l’All Basotho Convention (ABC) dell’attuale primo ministro Tom Thabane (nella foto) mentre la seconda forza della coalizione è rappresentata dal Lesotho Congress for Democracy (LCD).
La crisi politica è cominciata la settimana scorsa dopo l’annuncio da parte del segretario del LCD, Mothetjoa Metsing, di voler formare una nuova coalizione che potrebbe mettere all’angolo l’ABC di Thabane.
In tutta risposta, il primo ministro ha sospeso temporaneamente il Parlamento con l’autorizzazione del re Letsie III, in modo secondo i media che riportano la notizia di evitare un voto di sfiducia.
Gli sviluppi politici in Lesotho sono osservati con grande attenzione dal Sudafrica, che circonda il territorio nazionale lesothiano, e saranno al centro di un prossimo incontro straordinario della Comunità di sviluppo dell’Africa australe.
Nel frattempo, il Sudafrica ha diffuso un comunicato in cui afferma “grave preoccupazione per gli inusuali movimenti delle Unità delle forze di difesa del Lesotho nella capitale Maseru”, invitando inoltre tutti i leader politici lesothiani ad astenersi da qualsiasi azione che possa minare la pace, la sicurezza e la stabilità nel paese”.* Michele Vollaro – Atlasweb
