23/08/13 – Egitto – Portavoce di el-Sisi: ”Più danni da Morsi in un anno che in 80 di dittatura”

di AFRICA

 

“Il popolo egiziano ha voluto provare a fidarsi dei Fratelli Musulmani, ma non ha funzionato. Mohamed Morsi ha fatto più errori in un anno che i regimi dittatoriali in 80 anni”. Lo ha detto Ehab Badawi, portavoce del capo delle Forze armate egiziane, Abdel Fattha el-Sisi, commentando la destituzione dell’ex presidente Morsi, della quale proprio el-Sisi è considerato l’artefice. “Non dobbiamo sopravvalutare il potere dei Fratelli Musulmani – ha detto Badawi in un’intervista alla tv israeliana I24News – Morsi ha vinto le elezioni per una combinazione di fattori che oggi non esistono più”.

“La comunità internazionale chiama terrorista Hamas e non i Fratelli musulmani, ma Hamas è la Fratellanza musulmana, è il braccio armato della Fratellanza con sede in Palestina. Quindi perché il mondo vuole fare dei Fratelli musulmani una vittima?” ha affermato Badawi. “Il popolo egiziano – ha proseguito – non vuole un’identità estremista, non vuole una teocrazia fascista né una dittatura religiosa”.

Secondo il portavoce, gli islamici “si sono impossessati delle proteste per la democrazia durante la rivoluzione del 2011 e quella del 30 giugno è stata una correzione”. Un riferimento alla grande manifestazione di due mesi fa che ha portato alla destituzione del presidente islamico Mohamed Morsi da parte dei militari.

Sul futuro dei Fratelli musulmani, Badawi ha precisato che bisogna fare alcune distinzioni. “C’è una differenza – ha detto – tra violenza e terrorismo da un lato e ideologia religiosa dall’altro. Chi ha incitato alla violenza e ha commesso atti di terrorismo sarà considerato responsabile dai giudici. Per chi ha protestato pacificamente, non ci saranno arresti”. La guida della Fratellanza, Mohamed Badie, arrestato due giorni fa, “per 45 giorni ha diffuso messaggi che incitavano alla violenza e agli atti di terrorismo – ha affermato Badawi – E’ stato arrestato per questo e ora i giudici devono fare il loro lavoro”.

“La situazione in Egitto non è la stessa della Siria”, ha poi assicurato il portavoce del generale el-Sisi. “I Fratelli Musulmani hanno incendiato chiese e ospedali – ha continuato – hanno attaccato i copti, la polizia e i militari. Non provano alcuna simpatia per il popolo”.

Badawi ha infine parlato della situazione della sicurezza nel Sinai, assicurando che l’operazione lanciata il 7 agosto scorso da polizia e militari “comincia a dare frutti. L’Egitto lavora per la stabilità del paese e dell’intera regione”. Il portavoce non ha infine risposto a una domanda su un possibile piano comune israelo-egiziano per la sicurezza del Sinai, riferendosi alle operazioni in corso come esclusivamente egiziane. – Adnkronos/

 

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