A soli cinque giorni dalle elezioni legislative, rimane alta la tensione nella periferia di Conakry: una persona è rimasta uccisa e 51 sono state ferite in scontri tra militanti del partito al potere e sostenitori dell’opposizione. Il bilancio dei disordini ancora in corso è stato diffuso dal portavoce del governo, Albert Damantang Camara, sulla base dei dati forniti da fonti sanitarie e di sicurezza. La vittima è un alunno della scuola di gendarmeria, Foromou Gomou, mentre due agenti hanno riportato gravi ferite; altri 49 feriti lievi stanno ricevendo cure in centri sanitari della periferia di Conakry.
Lungo la strada che ricollega i quartieri di Hamdallaye, Wanindara, Bambeto e Coza gruppi di giovani hanno eretto barricate, bloccando il traffico, mentre i negozi sono chiusi e la gente si è rintanata dentro casa. I disordini sono stati attribuiti a giovani militanti del principale partito di opposizione, l’Unione delle forze democratiche di Guinea (Ufdg).
I fatti di oggi sono da ricollegare ai tafferugli di ieri, successivi all’attacco al corteo della moglie di Cellou Dalein Diallo, il principale oppositore, da parte di militanti del partito al potere (il Raggruppamento del popolo guineano, Rpg). Ieri si sono registrati almeno 24 feriti. Al di là delle vittime umane, il portavoce del governo ha anche riferito di alcuni casi di aggressioni, furti e ingenti danni materiali.
La campagna elettorale cominciata il 23 agosto si era finora svolta nella calma. Il governo ha invitato tutte le forze politiche, in particolare i militanti, al “ritegno e alla calma affinché il 28 settembre i guineani possano compiere liberamente i propri doveri civici”. L’esecutivo del presidente Alpha Condé si è impegnato a “ristabilire l’ordine” e a “garantire la sicurezza delle persone e dei loro beni”, sottolineando che sabato prossimo “la Guinea deve poter mettere un termine ad un processo elettorale che è durato fin troppo”. – Misna