Il ministro egiziano dell’Irrigazione, Hossam al-Moghazi, si è recato due giorni fa nel cantiere della diga in costruzione in Etiopia sul Nilo Azzurro, la Grand Ethiopian Renaissance Dam (GERD), in una visita dal grande valore simbolico a causa delle tensione che i lavori in corso hanno causato tra i governi del Cairo e di Addis Abeba.
Ad accompagnare al-Moghazi nella sua visita di cinque ore sul sito a pochi chilometri di distanza dal confine con il Sudan c’erano anche l’ambasciatore d’Egitto ad Addis Abeba, Mohamed Idriss, una delegazioni di quattro rappresentanti del governo di Khartoum, il ministro etiope delle Risorse idriche, Alemayehu Tegenu, e l’ambasciatore d’Etiopia al Cairo, Mohamoud Dirir.
La visita, che è stata definita “molto importante dallo stesso al-Moghazy, è la prima realizzata nel cantiere operato dall’italiana Salini da parte di un rappresentante del governo egiziano.
Al-Moghazy si è recato in Etiopia per partecipare oggi a un incontro ad Addis Abeba insieme a Dirir e al loro omologo sudanese, durante il quale dovrà essere discussa la selezione di una società internazionale di consulenza, il cui compito sarà quello di verificare gli effetti della diga sulla portata d’acqua nel corso inferiore del Nilo.* Michele Vollaro – Atlasweb