Una media di quattro o cinque elefanti al giorno, cioè circa 1500-1800 l’anno, vengono uccisi da bracconieri in Mozambico per contrabbandarne l’avorio. Un processo che avviene ormai “su scala industriale”, soprattutto nelle regioni del nord. A denunciarlo è Carlos Lopes Pereira, della World Conservation Society, di New York.
Secondo i dati forniti dall’associazione ambientalista, oggi nel Paese restano solo 19600 di questi animali, contro i circa 50.000 degli anni Settanta.
Il Mozambico è stato a lungo considerato un Paese con scarsa attenzione al problema del bracconaggio: chi lo praticava, veniva spesso punito con una semplice multa per possesso illegale di armi da fuoco. Da giugno, la legge prevede però multe salate e pene fino a 12 anni di carcere per l’abbattimento di specie protette. – Misna