Durante l’attacco terroristico che domenica scorsa ha provocato la morte di quattro persone – comprese una bambina di 9 anni e una ragazza di 12 – e il ferimento di altre 18 invitati a un matrimonio copto, i poliziotti che avrebbero dovuto presidiare la chiesa durante la cerimonia erano assenti. Lo ha confermato a fonti della stampa egiziana il personale della stessa chiesa, fornendo così nuovi motivi all’insofferenza verso le forze di sicurezza che già serpeggia in alcuni ambienti cristiani. Ieri i militanti dell’Unione giovanile Maspero – gruppo di giovani attivisti espressione della comunità copta ortodossa – hanno cancellato la manifestazione di protesta indetta dopo la strage per non fornire pretesto a azioni provocatorie fomentate da “infiltrati”, ma nel contempo, durante incontri avuti con rappresentanti del governo, hanno chiesto la rimozione del ministro degli interni Mohamed Ibrahim per la sua manifesta incapacità a proteggere i cristiani.
Intanto, il sacerdote copto ortodosso Thomas Daoud Ibrahim, parroco della chiesa colpita dall’attacco terroristico, ha confermato che tra i feriti ci sono alcuni esponenti dei Fratelli Musulmani, invitati al matrimonio, e che membri del movimento islamista hanno partecipato ai soccorsi portati ai feriti dopo l’attentato. – Ag. Fides