Egitto e Turchia ai ferri corti. Le autorità egiziane hanno espulso l’ambasciatore turco al Cairo Huseyin Avni Botsali dopo le dichiarazioni del primo ministro di Ankara Recep Tayyip Erdogan a sostegno del presidente egiziano deposto Mohamed Morsi. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri egiziano, stando a quanto riportano i media locali. Il governo egiziano ha inoltre richiamato il proprio rappresentante diplomatico ad Ankara.
Il portavoce del ministero degli Esteri egiziano Badr Abdel-Atti ha ribadito che le dichiarazioni di Erdogan, che più volte ha chiesto la scarcerazione di Morsi, riflettono “un’inaccettabile determinazione a sfidare la volontà del popolo egiziano e a interferire negli affari interni del paese”.
La risposta del governo turco non si fa attendere. La responsabilità di questa triste situazione ricade sul governo ad interim, che è salito al potere in circostanze eccezionali con il golpe del 3 luglio”, ha sottolineato il ministero degli Esteri turco convocando l’incaricato d’affari egiziano ad Ankara (il diplomatico egiziano più alto in grado al momento in Turchia) per riferirgli le decisioni prese. L’ambasciatore egiziano ad Ankara, infatti, era stato richiamato in Egitto ad agosto e non era più tornato in Turchia.
Una nota del ministero degli Esteri turco ha poi specificato che l’ambasciatore egiziano in Turchia, Abderahman Salah El-Din, è stato dichiarato persona “non grata”. Le relazioni diplomatiche con l’Egitto, secondo la nota, sono state ridotte “a livello di incaricati d’affari”.
Il presidente turco Abdullah Gul tenta di smorzare i toni sottolineando che le relazioni tra i due paesi “saranno ripristinate presto”. Incontrando i giornalisti, Gul ha detto che “c’è una situazione eccezionale tra Turchia ed Egitto, che noi consideriamo ciclica. La nostra speranza – ha aggiunto – è che l’Egitto riprenda al più presto il cammino democratico”. – Adnkronos